Errori nei test di ammissione

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Ancora una volta i test di ammissione saltano. Stavolta sembra a causa della discrepanza tra numero delle domande annunciato nel bando e numero effettivo delle domande, altre volte per clamorosi errori nelle risposte previste da coloro che hanno preparato e somministrato i test ecc.

Risultato: Università, test d’ingresso irregolare
E alla prova passano anche gli esclusi   da La Nazione 12/9/2017

Il test d’ammissione è quello dell’8 settembre e riguarda
i corsi in Biotecnologie, Scienze biologiche, Scienze farmaceutiche
applicate-controllo qualità, Ctf e Farmacia

La «difformità»: Nel test erano presenti 50 domande in totale anziché le
75 prospettate dall’università agli studenti. il giorno della prova per loro
è quindi arrivata la sorpresa

LA NOTIZIA che non ti aspetti. Stappano champagne gli studenti che l’8 settembre, alla Fortezza, hanno partecipato alla prova di ammissione ai corsi di laurea triennale a numero programmato locale in Biotecnologie, Scienze biologiche, Scienze farmaceutiche applicate -controllo qualità, Chimica e tecnologia farmaceutiche e Farmacia.  Si erano presentati in 1.329 per mille posti, ma alla fine tutti sono stati ammessi. Un evento più unico che raro. Ma cos’è successo? «Nel caso specifico – spiega il rettore Luigi Dei, – abbiamo appaltato al consorzio Cisia la formulazione dei test. E il 4 aprile siamo stati informati dal consorzio che le domande, invece che 75, sarebbero state 50». Nel dettaglio, meno cinque di biologia, di chimica e di fisica. E nessuna delle dieci di comprensione del testo.
«IL CISIA è stato corretto, ma i nostri uffici hanno fatto un errore – ammette Dei – la comunicazione della variazione non è stata data a coloro che hanno preparato il bando,
uscito a giugno». Così, i ragazzi si aspettavano 75 quesiti. Il giorno della prova, la sorpresa. «Una palese difformità», chiosa Dei. La commissione, dopo un po’ di tentennamenti, ha deciso di far svolgere lo stesso la prova, tutto sommato più semplice. Ma poi al rettore sono venuti una serie di dubbi. «Far finta di nulla – riflette – non sarebbe stato corretto. E poi, come faccio a sapere che con le 75 domande avrei ottenuto la stessa graduatoria?».
ECCO CHE, «per una questione di correttezza», nessuno resterà fuori.
Del resto, rifare il test avrebbe comportato troppi ritardi nell’avvio delle lezioni. Così, tutti ammessi. Tolto alla radice il rischio ricorsi, si pone adesso il problema degli spazi. Soprattutto per Biotecnologie: 638 i ragazzi che hanno svolto il test per accaparrarsi uno dei 270 posti in palio. Ma ora che tutti e 638 son stati ammessi, i grattacapi non mancano. «Dovremo fare più
turni nei laboratori e aumentare il personale tecnico – allarga le braccia Dei -. D’altra parte l’errore l’abbiamo fatto noi. E a rimetterci non possono certo essere i ragazzi». Vero è che storicamente un centinaio di aspiranti matricole di Biotecnologie finiscono per rinunciare, ma
certo l’avvio dei corsi non sarà una passeggiata. Richiami in arrivo per chi ha sbagliato? «Faremo una ricognizione per capire dove c’è stato l’inghippo», dice il rettore. Già pensava
a un ricorso l’Udu. Ma poi c’è stato il dietrofront. «Ma non è certo una vittoria» affermano
dall’Udu Firenze . «Non ci fermeremo fin quando in tutti gli atenei non verrà abolito il sistema balordo dei numeri chiusi».

Ecco quanto riportato oggi sul Corriere Fiorentino (12 Settembre 2017)

Università

Biotecnologie, errori nel test: così salta il numero chiuso Ne dovevano rimanere solo 1.000. E invece saranno 1.329. Tutti ammessi a Biotecnologie. Non perché il numero chiuso, come avrebbero voluto gli studenti, sia stato abolito. Ma perché il test di ammissione dell’8 settembre conteneva degli errori. E l’Ateneo ha fatto un passo indietro: di fronte all’ipotesi di una pioggia di ricorsi ha preferito ammettere tutti gli aspiranti studenti. È stato annunciato lunedì 11 settembre 2017, tre giorni dopo il test. Viste le «difformità» riscontrate negli esami di ingresso per i corsi di laurea in Biotecnologie, Biologia, Ctf, Scienze farmaceutiche applicate-controllo qualità e Farmacia, si è preferito «ammettere tutti i candidati presenti al corso di laurea per il quale avevano fatto domanda». Un’altra vittoria per il fronte degli studenti contrari al numero chiuso, dopo che, a Milano, l’Università Statale aveva rinunciato all’accesso sbarrato per garantire il «corretto avvio delle lezioni». Grande soddisfazione è stata espressa dall’Udu di Firenze, il «sindacato degli studenti». Sulla scia degli eventi di Milano, infatti, l’Udu aveva annunciato azioni legali contro il numero chiuso introdotto nell’Ateneo fiorentino. Supportati dall’avvocato che aveva fatto vincere gli studenti di Milano contro la Statale, Michele Bonetti, gli esponenti dell’Udu Firenze avevano promesso una pioggia di ricorsi contro l’università. Ma non c’è stato nemmeno il tempo di agire. L’evolvere degli eventi ha anticipato la loro volontà di appellarsi al Tar. Ora tutti gli studenti che si erano iscritti al test potranno immatricolarsi per l’anno accademico 2017/2018. Elena Zunino

Anche Repubblica.it di oggi riporta “l’incidente” vedi articolo

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