Riporto un articolo dal sito di Maurizio Zani concernente una regolazione dell’obbligo di accesso al MEPA .Interessante anche se molti RAD tacciono al riguardo! Perché non sollecitarli e comunicare poi a tutti il risultato?…
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Secondo me l’art. 1, comma 1, legge n. 10 del 2016 ha soppresso le parole ” e le università statali” quindi per le università non c’è più l’obbligo per il MEPA anche oltre 1000 Euro e fino alla soglia Europea. Trascrivo l’articolo vigente a quanto mi risulta con tutti gli emendamenti subiti:
450. le amministrazioni statali centrali e periferiche, ad esclusione degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado, delle istituzioni educative e delle istituzioni universitarie, nonché gli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale pubblici e le agenzie fiscali di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, per gli acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 1000 Euro e al di sotto della soglia di rilievo comunitario, sono tenute a fare ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione di cui all’articolo 328, comma 1, del regolamento di cui al d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207.
Fermi restando gli obblighi e le facoltà previsti al comma 449 del presente articolo, le altre amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,nonché le autorità indipendenti, per gli acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 1000 Euro e di importo inferiore alla soglia di rilievo comunitario sono tenute a fare ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione ovvero ad altri mercati elettronici istituiti ai sensi del medesimo articolo 328, ovvero al sistema telematico messo a disposizione dalla centrale regionale di riferimento per lo svolgimento delle relative procedure.
Per gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado, le istituzioni educative (e le università statali soppresso)
, tenendo conto delle rispettive specificità, sono definite, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, linee guida indirizzate alla razionalizzazione e al coordinamento degli acquisti di beni e servizi omogenei per natura merceologica tra più istituzioni, avvalendosi delle procedure di cui al presente comma. A decorrere dal 2014 i risultati conseguiti dalle singole istituzioni sono presi in considerazione ai fini della distribuzione delle risorse per il funzionamento
Ringrazio Paolo Braccesi per l’utile commento. Purtroppo, almeno qui a Firenze, tutto tace al riguardo da parte della Direzione Amministrativa. Si sentono in giro voci di un’unica partita IVA per l’Università che quindi potrebbe portare per alcuni fornitori a superare la soglia ecc ecc. Speriamo di saperne di più a breve o almeno avere notizie anche da altri atenei.
SC