VQR a rischio?

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«… io personalmente sono convinto, ci farei delle scommesse, che nella prossima VQR – dico per dire – se si farà, se ci saranno i risultati, chi prenderà meno soldi saranno le università che prima prendevano di più, perché la convergenza è oggettivamente in atto»: a sorpresa, il 16 marzo 2016, nel corso di un forum organizzato dal Mattino di Napoli, il vicepresidente dell’ANVUR lascia trasparire i suoi dubbi sul destino della VQR 2011-2014, la valutazione della qualità della ricerca nelle università e negli enti di ricerca. È appena trascorso il termine (14 marzo) per il conferimento dei “prodotti della ricerca” e nemmeno 24 ore da quando Repubblica.it ha intitolato «Fallisce la protesta contro la valutazione» con Stefano Fantoni che – intervistato – dichiara «Sono molto felice oggi, anche se non ero preoccupato ieri». Ad essere preoccupato, invece, è il Vicepresidente Andrea Graziosi che mette le mani avanti con due “se“. L’ipotesi che il boicottaggio abbia inceppato la VQR, trova presto un’altra conferma: il 17 marzo, in occasione dell’intervento del Ministro Giannini presso la Conferenza dei Rettori, il rettore di Firenze, Luigi Dei, dichiara che i dati ANVUR «non sono lo specchio della reale consistenza dell’astensione» e che «E’ assolutamente impensabile che, sic stantibus rebus, si possa procedere alla valutazione».

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