Appropriato, divertente e condivisibile!

Molto volentieri, facendo i complimenti all’Autore, allego un divertente. ma quanto mai appropriato (a mio parere), video. Potrebbe essere interessante avere pareri al riguardo!




VQR 2016: La Valutazione delle Qualità dei Rettori

Cosa ci dicono i dati della (seconda) chiusura della VQR? Per l’ANVUR c’è una notizia buona e una cattiva. Quella buona è che, nonostante proteste e boicottaggio, la VQR si farà. Quella cattiva è che, a causa del naufragio della VQR 2011-2014, si salterà direttamente alla VQR 2016, dove la sigla VQR non ha l’usuale significato di “Valutazione della Qualità della Ricerca”, ma sta per “Valutazione delle Qualità dei Rettori”. Come ogni valutazione che si rispetti, l’analisi sarà basata su indicatori oggettivi (non la qualità delle ricerca, ma i conferimenti della propria università). In base ad essi, ogni rettore verrà classificato in una tra quattro classi di merito: UNO, CNEF, CEM, GAL, sigle che stanno per UNrefusable Offer, ‘Ccà Nisciuno È Fesso, Cornuti E Mazziati, Galantuomini. Ad essere premiate saranno le università guidate da Rettori UNO e CNEF. Mentre saranno punite le università dei Rettori Galantuomini e CEM. Leggi l’articolo e vedi i dati (in fondo)




UniSalerno: «priva di qualunque fondamento» la classifica VQR del Sole 24 Ore

Nella lettera aperta al Rettore di un gruppo di docenti dell’Università di Salerno si esprime il “malessere” per il “comportamento ambiguo” del Rettore nella gestione della protesta #stopvqr: “la nostra Università oggi si vanta di aver raggiunto una percentuale pari al 97.4% di pubblicazioni conferite e di aver di fatto soffocato l’astensione di un gruppo di Docenti”. I docenti sottolineano che “la classifica stilata dal [Sole24Ore] è priva di qualunque fondamento in quanto equipara la “produttività” degli Atenei alla percentuale di conferimento, il quale è stato pesantemente condizionato dal ricorso al conferimento d’ufficio in alcuni Atenei”.

Leggi il resto dell’articolo




VQR: le possibili illegittimità dei prelievi coatti

Allego, a riguardo dei “prelievi forzosi” recentementi effettuati da vari Rettori, una lettera di diffida inviata dal ricercatore F. Strata al proprio Rettore (Uniparma).

Magnifico Rettore Prof. Borghi, Ill.mo Prorettore Prof. Brighenti,

Dopo un attento esame della documentazione da Voi inviata in data 1 marzo 2016, ore 16:18, prendendo atto delle decisioni del CdA e del SA dell’Università di Parma ed in seguito all’incontro del 4 marzo 2016, ore 9:00, organizzato dal Magnifico Rettore, e constatato che le divergenze di origine sulle questioni del prelievo coatto sono rimaste invariate e soprattutto preso atto che l’azione di prelievo coatto e’ iniziata in anticipo rispetto alle scadenze prefissate, ritengo doveroso inviarVi una sintetica risposta ad alcune delle argomentazioni, con un linguaggio semplice e cercando di evitare considerazioni sulle modalità di questa propagandata decisione/azione, riservandomi il diritto di aggiungere ulteriori argomentazioni qualora se ne ravvisasse la necessità.

A pagina 6 dell’Allegato 3, punto 5, paragrafo 5 si riporta “Se è poi vero che, come si accennava, il prodotto della ricerca in linea di principio appartiene al suo autore, è altrettanto vero che il medesimo non è affatto in tutto e per tutto equiparabile a una normale opera intellettuale, se non altro perché è realizzato da dipendenti pubblici (pagati anche per questo) e sfruttando risorse materiali e organizzative anche dell’Ateneo.”

Ricordando che in accordo con l’Art. 12 L’autore ha il diritto esclusivo di pubblicare l’opera. Ha altresì il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l’opera in ogni forma e modo, originale o derivato, nei limiti fissati da questa legge, ed in particolare con l’esercizio dei diritti esclusivi indicati negli articoli seguenti. È considerata come prima pubblicazione la prima forma di esercizio del diritto di utilizzazione.

Si fa presente che l’art. 29 della citata legge 633 dichiara “Per le comunicazioni e le memorie pubblicate dalle accademie e dagli altri enti pubblici culturali tale durata è ridotta a due anni; trascorsi i quali, l’autore riprende integralmente la libera disponibilità dei suoi scritti.

Una prima regolamentazione dei suddetti interessi è contenuta nell’art.11, secondo comma, l.a., che attribuisce proprio alle università i diritti d’autore sulle raccolte degli atti o delle pubblicazioni realizzate a loro nome e spese. È fatto salvo, in ogni caso, un diverso accordo con gli autori delle opere pubblicate. Va, peraltro, evidenziato che la norma in parola deve essere coordinata con quanto previsto dall’art. 29 l.a., il quale, a questo proposito, prevede due distinte situazioni. Nel caso di atti e pubblicazioni che concernono la normale vita dell’ente (comunicazioni sull’andamento dell’attività, relazioni su certi risultati conseguiti collettivamente, resoconti di congressi), i diritti, morali e patrimoniali, di quest’ultimo si protraggono per un periodo di vent’anni dalla prima pubblicazione. Qualora, diversamente, l’università curi, a proprie spese, la pubblicazione di opere dell’ingegno create autonomamente da soggetti aderenti alla stessa – e, quindi, in primo luogo, da ricercatori e docenti da quest’ultima dipendenti – l’art. 29 prevede che i relativi diritti patrimoniali rimangano in capo all’ente per soli due anni «trascorsi i quali, l’autore riprende integralmente la libera disponibilità dei suoi scritti». Quest’ultima previsione trova applicazione soltanto nel caso in cui l’ente di appartenenza curi la pubblicazione e ne sostenga le spese: diversamente, la titolarità dei diritti derivanti dall’opera dell’ingegno prodotta dal dipendente rimane in capo a quest’ultimo. Il combinato disposto delle norme in parola dimostra che l’attribuzione della titolarità in favore delle università delle opere di carattere «umanistico» si realizza unicamente in presenza della duplice condizione sopra richiamata (pubblicazione a cura e a spese dell’università), senza che basti – per gli

atti o per le pubblicazioni, ossia, sostanzialmente, per opere letterarie, scientifiche, visive o musicali – un rapporto di lavoro subordinato dell’autore con l’ateneo stesso.

Dal momento che la legge prevede sanzioni di natura civile, penale ed amministrativa, in caso di violazione del diritto d’autore, lo scrivente ritiene opportuno doversi attivare in modo da salvaguardare il Magnifico Rettore, il CdA, il SA e gli esecutori materiali del provvedimento, Ing. Panciroli e Sig. Panella Marco, dal rischio di incorrere in azioni legali da parte degli autori, diffidandoli dall’utilizzare qualsiasi prodotto della ricerca senza il consenso scritto di chi ne possiede la proprietà intellettuale stabilita dalla stessa legge all’art.2, comma 1.

In risposta a quanto riportato a pagina 8, punto 7., “È appena il caso di notare, per concludere, che, qualora si ritenesse sussistente il potere dell’Università di agire in via sostitutiva nei termini testé precisati, le relative condotte personali non potrebbero assumere rilevanza penale: un comportamento non può essere lecito e tuttavia esporre al tempo stesso l’autore a conseguenze di ordine penale; né, per così dire a monte, paiono inquadrabili in schemi tipici di figure di reato condotte che si limitino all’indicazione ex officio dei prodotti da presentare ai fini della VQR, purché ovviamente nel rispetto delle normative di settore (in tema di trattamento dei dati, di diritto d’autore, di marchi e brevetti, ecc.).” preme far notare che la possibile illegittimità di tale prelievo forzoso non risiede solo nella violazione del diritto d’autore, ma anche della Legge 300/70 art. 2 e 3. Dato che nel caso specifico l’obiettivo del prelievo forzato coincide, come dichiarato, con la tutela del patrimonio aziendale, l’esecutore di tale azione può essere comparato ad una guardia giurata o personale di vigilanza. Ma in virtù dell’art. 3 “i nominativi e le mansioni specifiche del personale addetto alla vigilanza dell’attività lavorativa debbono essere comunicati ai lavoratori interessati“. Dal momento che non vi è stata comunicazione né di nominativi né di mansioni specifiche, gli esecutori materiali di tale azione coercitiva, nella persona dell’Ing. Panciroli e Sig. Panella Marco in primis e di chiunque partecipi a questa operazione, devono essere considerate in violazione di tale normativa con possibili conseguenze sulla normativa del lavoro.

Si conclude facendo presente che, nonostante i solleciti dello scrivente, a seguito del ritardo (omissione d’atto d’ufficio?) con cui il prorettore alla Ricerca, Prof. Furio Brighenti, ha fornito i documenti relativi alle decisioni del CdA e del SA ed alla consulenza del servizio legale di ateneo, con conseguente limitazione dei tempi di risposta da parte della controparte affetta da tale decisione, lo scrivente si riserva in primis il diritto di evidenziare il comportamento deontologicamente scorretto di chi ha posto in essere questo atto coercitivo evasivo dei valori di LEGALITÀ, LEALTÀ e SOLIDARIETÀ cui è improntato il Codice Etico dell’Università di Parma.

Lo scrivente si riserva inoltre il diritto di evidenziare un’ulteriore serie di anomalie che potrebbero rappresentare delle violazioni alla legge 300/70 Statuto dei diritti del lavoratore e delle normative relative al Phishing (un illecito sia civile che penale).

Nel rispetto di una leale collaborazione tra colleghi che dovrebbero solidarizzare con chi agisce nell’interesse di tutti, nella volontà di fare quanto possibile per salvaguardare gli interessi degli studenti e dell’Ateneo, ma soprattutto di coloro che l’Università la fanno, i docenti, e che le danno lustro e fama internazionale, i ricercatori, e soprattutto con la più grande volontà di evitare aule di

tribunali trascinando annose ed inutili cause, si chiede di riaprire un dialogo con il chiaro intento di perseguire un obiettivo comune: un’università migliore per la ricerca e gli studenti.

In fede, Parma li, 6 marzo 2016

Fabrizio Strata




Per un pugno di dollari

Ramón: «”Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto”. È un vecchio proverbio messicano.» ANVUR 2016: «Viste le statistiche relative al conferimento dei prodotti alla VQR 2011-2014, l’ANVUR si complimenta con la comunità accademica italiana. L’adesione delle università all’esercizio di valutazione permetterà all’Agenzia di procedere con l’esercizio di valutazione e di generare nei tempi dovuti la seconda istantanea dello stato della ricerca italiana.» I capolavori sono tali perché ci parlano anche al di là delle stesse intenzioni del loro autore. Sergio Leone non poteva immaginarlo, ma “Per un pugno di dollari”, il primo film della “trilogia del dollaro”, offre un’insolita ma illuminante chiave di lettura per interpretare articoli e dichiarazioni recenti che riguardano l’Università.Leggi il resto dell’articolo (di Nicola Casagli)




Per non resuscitare la Zombie-VQR: la lettera di diffida

Nell’articolo è presente il link all’odierno mail del Prof. Carlo Ferraro in risposta alla riapertura della VQR nonché il modello della lettera di diffida.…




La VQR e la capacità di condizionamento che l’autorità possiede nei confronti di una collettività

Riflessioni sulla VQR:

Tutto questo avrebbe dovuto e potuto estendere la protesta e renderla vincente, se il corpo sociale accademico fosse stato vivo. E invece è bastato che i Rettori -secondo il diverso stile di ciascuno- imponessero, consigliassero, raccomandassero, chiedessero, minacciassero, implorassero, per indurre la più parte dei docenti a rinunciare alla mobilitazione. Evento triste ma comprensibile, proprio in relazione alla forza che l’autorità esercita sullo spirito gregario presente in ogni membro di un corpo sociale.

Leggi la lettera




VQR: il commento del Rettore di Genova

L’opinione del Rettore dell’Università di Genova sulla VQR non è certo esaltante per quest’ultima! LEGGI




A chi collabora alla VQR diciamo che…

Accettando LIBERAMENTE il ruolo di revisori, i ricercatori lodati dall’ANVUR rinunciano alla possibilità di fermare la VQR e perdono ogni diritto a protestare contro di essa, quale che sia la motivazione alla base della loro scelta. LEGGI l’articolo su ROARS a firma di Alberto Baccini – Università di Siena – Nicola Casagli – Università di Firenze – Giuseppe De Nicolao – Università di Pavia – Stefano Semplici – Università di Roma Tor Vergata




«Su tutto ciò, Ministro Giannini, Lei non ha battuto ciglio! Non siamo disposti a tollerare oltre»

Lettera aperta dei docenti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale al Ministro dell’Università e della Ricerca. LEGGI il testo.




Pisa e Salento: le università più disobbedienti all’Anvur

Un articolo di R. Ciccarelli apparso sul Manifesto del 16 Marzo 2016. Leggi l’articolo




La protesta è fallita. La VQR è morta. Pubblicati i dati ANVUR

«Fallisce la protesta contro la valutazione» titola Repubblica (si legga l’articolo assai scorretto a mio parere personale); Link al sito ROARS per leggere il commento, Il vanaglorioso Comunicato-stampa-Anvur-15-marzo-2016 (un parere scorretto che non tiene conto di quanto avvenuto in molte sedi grazie anche ai pesanti interventi degli “amici” rettori (danoi eletti unitamente ad altre figure)).e i dati statistici della VQR 2011-2014.




Gruppo di coordinamento di docenti “stopVQR” di Tor Vergata

Una lettera dal gruppo di coordinamento di docenti “stopVQR” di Tor Vergata su VQR e terza missione dell’Università. LEGGI




La guerra di logoramento della VQR su Le Monde

Il Prof. Raffaele Simone è stato intervistato su Le Monde del 20 Febbraio sul boicottaggio della VQR. Ecco alcuni stralci dell’intervista




Il tradimento dei rettori

Nella vicenda della VQR vi è un aspetto che non è stato ancora dovutamente sottolineato: ad un sentimento quasi unanime nella comunità accademica di rigetto di un sistema di valutazione che fa acqua da tutte le parti ha fatto riscontro un’ altrettanto unanime e decisa azione da parte dei Rettori per convincere i propri docenti ad accettare tale sistema di valutazione e a conferire i loro prodotti.Leggi l’articolo..




Il CNU aderisce all’astensione VQR

Un altro sindacato a sostegno della protesta contro la VQR…




L’articolo odierno su “Repubblica”

Ecco l’articolo di oggi su Repubblica. Invito tutti a leggere con attenzione in particolare il paragrafo “Penso alla formula del ‘silenzio assenso’: in assenza di una diffida esplicita da parte
del singolo, l’ateneo procederà».




La proroga Fenice: che vi sia [al 14 marzo], ciascun lo dice, dove sia, nessun lo sa

Commento su ROARS a riguardo della misteriosa proroga al 14 Marzo…..…




Articolo su “Valutazione….” da Repubblica

Ecco l’articolo apparso oggi su Repubblica-Firenze!




Il testo del comunicato del coordinamento-unifi

Riporto il testo del Comunicato del Coordinamento-unifi trasmesso dal Rettore per opportuna conoscenza a tutto il personale dell’Ateneo fiorentino.




Da “Repubblica”

Articolo di Repubblica su chiusura della VQR a Firenze




Il comunicato del CNU

Un altro sindacato esprime il parere con un Comunicato su VQR




Articolo su “Il Fatto Quotidiano”

Riporto un interessante articolo apparso oggi su “Il Fatto Quotidiano




La “decodificazione” della lettera della CRUI

Su ROARS è apparso un articolo che riporta la “decodificazione” dell’ultima lettera della CRUI.




Aggiornamenti importanti (CRUI2, Rettore, Comunicato)

Cerco di ricapitolare gli ultimi avvenimenti susseguitisi: per prima cosa è apparsa, come atteso, una seconda (rispetto a quella del 27 Gennaio, vedi articolo del 27/1) una seconda lettera della CRUI in cui si chiede all’ANVUR un rinvio (al 30 Aprile) del termine della VQR, senza però risolvere il problema dell’inserimento/scelta dei lavori da presentare (Autore o Ateneo?). A seguito di ciò il nostro Rettore ha inviato una lettera, [ndr 3/2/16 agli accreditati-vqr] (assai diplomatica come d’uso) che, stranamente a mio personale parere, ha dato luogo a infondate espressioni di relativa soddisfazione da parte dei membri del Coordinamento Unifi (vedi allegato Comunicato del 4 Gennaio). Ribadisco il mio convincimento: piuttosto che effettuare continui rinvii, ritengo che sarebbe stato più serio chiedere la sospensione della VQR stessa almeno fino a quando le principali tematiche non fossero state definitivamente risolte in modo che gli “addetti alla ricerca” avessero la possibilità di operare consapevolmente e non in base a criteri fluttuanti.




Notizie della protesta-VQR sulla stampa

Dal Corriere della Sera ancora un articolo sulla protesta anti-VQR




Testo dell’appello al Presidente della Repubblica dell’On. Mazzarella

Nel precedente post (riassunto….) non è interamente disponibile il testo dell’appello al Presidente Mattarella pubblicato sul Corriere della Sera del 30 Gennaio. Lo potete leggere QUI.